AI & Comunicazione: rivoluzione in corso.

Nel mondo della comunicazione qualcosa sta cambiando, e lo sta facendo in fretta. L’intelligenza artificiale generativa – quella che scrive, disegna, parla e ora anche presenta al posto nostro – non è più un tema per smanettoni o esperti di tecnologia. È qui, è ovunque, e sta già trasformando il modo in cui i brand parlano, si raccontano, si connettono.

📌 Notizia vera di questi giorni: diverse agenzie di comunicazione internazionali stanno già sperimentando la sostituzione di copywriter e content creator con AI, per la produzione di testi rapidi, descrizioni prodotto, e persino headline pubblicitarie. Google ha appena lanciato strumenti avanzati che scrivono e ottimizzano intere campagne Ads in tempo reale. Meta, invece, testa avatar AI per rispondere ai clienti nei DM. E nei team marketing di molte aziende – anche italiane – il prompt engineer è diventato il nuovo creativo.

Tutto bello? Sì, ma solo in parte.

👉 Perché c’è una cosa che l’AI non può (ancora) fare: capire davvero le persone. Raccontare storie vere. Tradurre un’identità in parole autentiche. Costruire una voce di brand che abbia sfumature, emozioni, carattere. E soprattutto: senso.

Io ho creato Luce – Storie di Brand proprio per questo.

🌟 In un’epoca dove tutto può essere automatizzato, credo che le storie contino più che mai. Le storie fatte bene. Quelle che nascono da un ascolto vero, da una relazione, da un’intuizione. Quelle che parlano alle persone – non agli algoritmi. Quelle che un giorno potresti ricordare, perché ti hanno fatto emozionare, o sorridere, o pensare.

📣 Sì, uso l’AI tutti i giorni. Ma per potenziare la creatività umana, non per sostituirla.

Il mio lavoro è questo: aiutare brand, professionisti e progetti a trovare la loro voce. E poi raccontarla, bene.

Benvenuti su Luce – Storie di Brand!


Qui si parla di comunicazione vera, quella che lascia il segno.
Anche (e soprattutto) nell’era dell’Intelligenza Artificiale.